Come funziona

MeMo valorizza le potenzialità delle nuove tecnologie e propone agli studenti, agli insegnanti e alla comunità nuovi modelli di avvicinamento ai temi della legalità, della memoria, dell’incontro tra giovani e anziani.

Filo conduttore del percorso multimediale e del modello didattico sono sedici illustrazioni realizzate dall’artista Vito Baroncini, che rappresentano diverse categorie dell’immaginario collettivo, come ricchezza e povertà, luce e buio, visibile e invisibile, memoria e oblio.

Alle illustrazioni, proposte come strumento di ricerca e stimolo per la condivisione di parole e significati e per la costruzione di un senso comune, si affianca la visione di contenuti audiovisivi.

Questi contributi, realizzati ad hoc per MeMo, uniscono materiali provenienti da Rai Teche e RSI Radiotelevisione svizzera, insieme a interviste realizzate all’interno del bene con i soggetti che a vario titolo hanno partecipato alla sua riconversione, con gli operatori che gestiscono il Centro e con i suoi ospiti.

La visita è l’inizio di un percorso più ampio proposto, in particolare, alle scuole. La storia del bene confiscato, delle mafie al nord, del riscatto sociale di una comunità, dell’operato della Cooperativa L’Arcobaleno e quindi delle fragilità, della solidarietà, del rapporto tra passato e presente sono elementi di avvicinamento a un tema complesso e di stimolo per acquisire nuove conoscenze, nuovi modelli di cittadinanza attiva e nuove modalità di relazione.

Ai visitatori vengono lasciate le illustrazioni e ai docenti che accompagnano i propri studenti viene offerto un kit didattico per proseguire l’approfondimento e la riflessione in aula, tramite la visione di documenti multimediali, la lettura di articoli, la ricerca e la condivisione di materiali raccolti sul web.